venerdì 13 novembre 2009

IL FUTURO DI PRATO DELLA VALLE

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Ormai non vivo più in centro a Padova ma il futuro di una delle più belle piazze del mondo, che per me è anche un luogo psicogeografico (come dicevano i Luther Blisset), mi incuriosisce e, non lo nego, un po' mi preoccupa.



Per sapere quale sarà il futuro Prato della valle cercherò di andare a sentire cosa dicono qui:

LA NUOVA PIANIFICAZIONE PER IL PRATO DELLA VALLE E DINTORNI
Il Prato della Valle è una delle caratteristiche più peculiari della pianta, e dello sviluppo urbano, della città di Padova, passata attraverso una serie di interventi che lo hanno portato alla condizione attuale, essa stessa tuttora in qualche modo “aperta”. Mentre la chiusura degli altri lati si può definire completa e definitiva, il lato meridionale, specie dopo il trasferimento altrove del Mercato bestiame, è in attesa di un intervento che “chiuda” il perimetro di questa piazza, una delle più estese d’Europa.
Il Comune di Padova ha affidato all’architetto milanese Sergio Crotti la progettazione delle opere che dovrebbero risolvere questi problemi, e la messa in atto di questo progetto è prossima a decollare.
L’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, e il Forum per l’Architettura Contemporanea hanno organizzato per il 25 novembre 2009 un pubblico dibattito in cui, con l’intervento dell’architetto Crotti, verranno discussi i pro e i contro del progetto.
Oddone Longo


TAVOLA ROTONDA
LA NUOVA PIANIFICAZIONE
PER IL PRATO DELLA VALLE E DINTORNI DI PADOVA

il 25 novembre 2009
ore 9:30 - 13:30
Sala degli Anziani – Palazzo Moroni
Via 8 Febbraio
PADOVA


Introduce: Oddone Longo
Interventi di: Bepi Contin, Sergio Crotti, Renzo Fontana, Luigi Mariani, Guglielmo Monti, Paolo Pavan, Ivo Rossi


Seguirà dibattito con il pubblico

Ingresso libero

Per maggiori informazioni
Associazione ARCO - Forum per l'Architettura contemporanea
via Aristide Gabelli 7 - 35121 Padova (Padova)
associazione-arco@format-c.it
arch.paolo_pavan@libero.it


Via Spazio Bianco
Foto Gioven

1 commento:

  1. Attraverso il link a Luther Blisset sono arrivato a leggere il concetto di "derive psicogeografiche". Molto interessante ! Senza rendermene conto applico spesso la "deriva" non ad ambienti metropolitani (architettura) ma agli uffici (Time Management). Potrei riscrivere così ....

    « Per fare una deriva negli uffici di un'azienda, andate in giro senza meta od orario. Scegliete man mano il percorso non in base a ciò che SAPETE, ma in base a ciò che VEDETE intorno. Dovete essere STRANIATI e guardare ogni cosa come se fosse la prima volta. Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato, lo sguardo viaggia tra le scrivanie, i desktop e le scaffalature, in modo da portare al centro del campo visivo il METODO DI LAVORO. Dovete percepire lo spazio come un insieme unitario e lasciarvi attrarre dai particolari. »

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