Il progetto vincitore di KONISHI HIKOHITO
Come inviato speciale per Ambiente Ufficio ho potuto assistere alla premiazione del concorso Barbara Cappochin che si è tenuta al teatro Verdi lunedì 26 ottobre.(Perdonerete l'inesattezza di alcuni nomi)
La serata si apre con l'arch Pino Cappochin che ricorda due promotori della rassegna scomparsi di recente, gli architetti Giancarlo IUS e Raffaele SIRICA, per poi ringraziare sponsor e autorità.
La parola passa all'assessore Boldrin, portavoce del comune, che con un rapido intervento sottolinea la centralità di Padova e del Veneto nel dibattito sull'architettura e ricorda che è un 'canone etico' il promuovere e vigilare su una architettura di qualità.
Prende la parola il portavoce della regione che con un discorso scritto (è stato insieme al presentatore a dover leggere il discorso, mi ha un po' stupito) riporta l'origine dell'attenzione del veneto all'architettura all'11 settembre. Forse eccessivo? Giudicate voi? Il discorso passa sul monumento di Libeskind e sulla, a suo dire, sottovalutata importanza del progetto del Net Center di Galfetti.
Finisce citando Pagano, che è sempre un bel citare.
Mi è piaciuta la risposta del presentatore (mi pare si chiamasse Fabrizio Magoni) che suonava più o meno così "vista al situazione attuale abbiamo bisogno di una architettura più democratica piuttosto che una costosa".
Prima di passare ai premi sono previsti ancora due interventi, il presidente mondiale (no dico, MONDIALE!) dell' UIA, l'australiana Louise Cox e il facente-funzione del presidente del consiglio nazionale degli architetti Luigi Mirizi.
A questo punto partono le premiazioni per i dettagli vi rimando al post già pubblicato.
Finita la premiazione comincia il concerto di Noa (quanti erano qui solo per questo?), bello, intenso, divertente.
Lei incintissima a piedi scalzi suona i bongo come un'ossessa con una voce incredibile, sembra la dea madre!
Saluta il pubblico con una canzone napoletana (la gente pensa sia uno scherzo...incredibile) e poi dedica 'beautiful that way' a Barbara. Quasi commuovente.
Nessun commento:
Posta un commento