Finalmente ci siamo: il 30 maggio, il Museo per le Arti del XXI secolo aprirà i battenti, svelando agli occhi del pubblico i dettagli sulle prime mostre inaugurate. E la curiorità dei visitatori, c’è da scommetterlo, sarà puntata verso la tanto discussa possibilità di coesistenza tra contenuto e contenitore, ossia tra i pezzi in mostra e il museo che li ospita. Un rapporto problematico, a detta di alcuni, visto che la struttura rivendica ambizioni un po’ più sofisticate della semplice scatola vuota dove allestire le opere senza ostacolarne il protagonismo.
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